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Mindfulness e bodyscan

Mindfulness e organizzazione personale: perché la meditazione “c’entra”

Mindfulness e bodyscan
Mindfulness e bodyscan

Futuro incerto, mai come ora. Forse è il momento di fermarsi.

Sono a Sori, un paesino della riviera di levante, a 15 km da Genova, dove sono nata. Ero qui per il week end e potendo lavorare in smart working non sono più rientrata a Milano, per non lasciare i miei genitori da soli e perché la Lombardia in questo momento è ad altissimo rischio.

Futuro incerto, scenari apocalittici alle porte e fiumi di informazione incontrollata. In questo momento in cui qualsiasi ipotesi è poco più di una scommessa, sento che in alcuni momenti mi fa bene “fermarmi”. Restare nel qui ed ora. E vi invito a farlo con me.

Conoscete il metodo di meditazione Mindfullness?

Sono istruttore Mindfulness e medito da molti anni, ma mai come ora ne sento il beneficio e ringrazio l’abitudine a guardare le cose così come stanno, momento per momento. La situazione è obiettivamente difficile, molto difficile, ma l’angoscia non fa presa, la paura non si attacca.

Non vi siete mai avvicinati alla meditazione? Questa potrebbe essere l’occasione che aspettavate. Se invece conoscete già “la pratica”, può essere bello passare insieme mezz’ora a meditare, con l’aiuto della traccia audio che ho registrato per voi e che trovate a fondo pagina.

Body Scan, un esercizio di meditazione sul corpo

Di cosa si tratta: quello che vi propongo è un esercizio di meditazione guidata da leggere e svolgere insieme, molto semplice e adatto a tutti. Si chiama “body scano meditazione sul corpo.

Per farlo abbiamo bisogno di trovarci un angolo quieto della casa dove possiamo stare tranquilli per circa mezz’ora, spegnendo i cellulari e pregando i nostri familiari o co-inquilini di non disturbarci. Se ne hanno voglia, possono invece unirsi a noi perché meditare insieme è una bella esperienza, molto intima, è qualcosa che unisce.

Ci sdraiamo con la schiena su un tappetino, le gambe distese, ma non rigide e i piedi morbidi, liberi di cadere con le punte verso i lati. Le braccia corrono lungo il corpo e i palmi delle mani possono essere rivolti verso l’alto o verso il basso, è indifferente.

Sotto il capo mettiamo un piccolo cuscino o un supporto in modo che la testa sia leggermente sollevata.

Quando siamo pronti, chiudiamo gli occhi, ma se preferiamo, possiamo anche tenerli leggermente socchiusi e se dovessimo sentire che c’è torpore, riapriamoli, in modo da rimanere vigili e presenti a quello che stiamo facendo.

Avviso ai meditanti

Avviso importante: lo scopo di quest’esercizio non è rilassarsi, non è “liberare la mente”, non è provare benessere, anche se questo può accadere…, ma anche no. Lo scopo del body scan è esplorare con attenzione e curiosità tutte le sensazioni che arrivano dal nostro corpo. Mettendoci intensità, presenza e interesse.

Tutto qui? Tutto qui, per adesso.

È un sentiero fatto di piccoli passi che portano lontano. Ma è importante procedere con lentezza e gradualità.

La pratica del body scan fa parte di un percorso più articolato che è quello della Mindfulness (MBSR) e che per essere compresa appieno va integrata nel protocollo di 8 settimane che prevede tutta una serie di altri esercizi.

In questo caso l’ho estrapolata e proposta come tappa di avvicinamento all’intero percorso perché credo che in questo momento possa aiutare a “staccarci” dalle preoccupazioni attuali e a favorire una presa di distanza da questo momento complicato. E visto che non si può andare fuori, andiamo dentro allora!

Ma cosa c’entra la Mindfullness con l’organizzazione personale?

Scusa Anna, ma cosa c’entra tutto questo con l’organizzazione personale? Secondo me c’entra tantissimo, perché l’organizzazione non è solo una questione di produttività, non si tratta di fare il doppio delle cose nella metà del tempo, ma piuttosto di capire quali sono le “cose giuste” da fare.

Le cose giuste per me, per le persone con cui vivo, per l’ambiente nel quale sono immerso. Le cose giuste nel mio lavoro. Si tratta di disinnescare il pilota automatico, di conoscere le proprie emozioni che hanno un corpo, il nostro. È una questione di connessione tra dentro e fuori.

La filosofia di Organizzatessen è di coltivare la consapevolezza e di partire dal basso, dal fare quei piccoli passi che portano lontano.

Se vuoi fare un pezzo di strada insieme clicca ‘play’ qui sotto!

Buona meditazione!

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Del team è quella metodica, disciplinata e riflessiva. Ha fatto dell’organizzazione uno stile di vita e del decluttering una filosofia per vivere meglio e più felice. Ha un grande dono: fa le cose senza fretta, ma velocemente.

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