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minset statico e dinamico

Mindset statico e dinamico. Coltivare una mentalità dinamica per raggiungere il successo. Carol Dweck ti spiega come

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minset statico e dinamico

Se sei nato Tavernello non puoi morire Champagne.

Ma chi l’ha detto?

Certo ci vuole, impegno, perseveranza, sforzo, metodo e soprattutto un mindset dinamico, ma cambiare si può, e sviluppare la giusta forma mentis può fare davvero la differenza.

Ne parlo qui per dare una spinta a chi è vittima dell’idea sbagliata “tanto non sono capace”,uff, non ci provo neanche”, “troppo difficile per me”, “non sono portata”, “lascio perdere che sono negato”.

Tutto è difficile prima di diventare facile.

Lo dice anche Michael Jordan: “Ho fallito molte volte, ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”.

Carol Dweck – Mindset

Carol Dweck è un’elegante signora di 75 anni, docente di psicologia a Stanford e un’autorità mondiale nel campo degli studi della personalità.

È l’autrice di Mindset –  Cambiare forma mentis per raggiungere il successo.

Carol Dweck assomiglia vagamente a Coco Chanel, stesso caschetto nero, stessa magrezza ossuta.  Sembra uscita direttamente dal museo delle cere ed ha una mimica così “statica” da sembrare l’esatto opposto del tipo di mindest che promuove.

Il libro è particolarmente noioso e così sfacciatamente americano (yes, we can a più non posso) da essere quasi fastidioso. Con esempi tutti tratti dal baseball, dal basket, dai college americani e dalle grandi aziende tipo Enron, IBM, Chrysler. Con l’immancabile Bill Clinton e Monica Lewinsky.

Lo confesso: ho fatto fatica a leggerlo.

Eppure, è un libro importante. Lascia il segno.

E anche lei, pur così rigida e impostata ha un certo impatto, “buca”.

Si percepisce un’unità fra quello che pensa, quello dice e quello che fa. E questo le dà grande autorevolezza.

Non che dica cose nuovissime: i temi trattati in fondo sono quelli della PNL, della psicologia cognitiva, e di molta psicologia evolutiva contemporanea.

Ma lei ha messo a fuoco con chiarezza e anche con una certa semplicità quanto conta la forza di credere nel poter migliorare.

Credere che i tuoi talenti, le tue abilità siano tratti fissi (fixed mindset) non ti aiuta.

Credere invece che le capacità, anche quelle non innate, possano essere sviluppate (growth mindset) attraverso lo sforzo, l’impegno, la perseveranza e i buoni insegnamenti genera una mentalità dinamica che ti aiuta ad avere successo.

Ne sono convinta anch’io.

Cos’è il mindset?

Ma prima di tutto cos’è il mindset?

È il modo in cui pensi a te stessa, a te stesso, alle capacità e alle competenze che puoi mettere in campo.

È il modo in cui tu pensi ai tuoi talenti e alle tue abilità.

Questo ha un grande effetto non solo su come ti senti, ma anche sui risultati che puoi raggiungere.

È un’attitudine mentale. É il modo in cui ti apparecchi la vita.

Mindset statico e mindset dinamico

La Dweck distingue fondamentalmente due tipi di mindset: quello statico e quello dinamico.

Il mindset statico (fixed mindset) è quando pensi che i tuoi talenti e la tua intelligenza, quelli sono, ereditari e immutabili, e tu non è che ci puoi fare più di tanto.

È quello per cui eviti di osare, di accettare sfide, perché sai che probabilmente fallirai, che è troppo per te e ti arrendi facilmente. Detto altrimenti: se sei nato Tavernello non puoi morire Champagne.

Il mindset dinamico (growth mindset) invece è quello che ti porta a credere che intelligenza e talento possono essere sviluppati, migliorati, accresciuti.

Accetti anche gli errori e i fallimenti perché apprezzi il processo, e sai che quegli errori ti serviranno per far meglio. Hai la convinzione che l’impegno, la perseveranza e i buoni insegnamenti ti porteranno alla maestria.

Ovvero: se sei nato Tavernello, puoi sempre morire Champagne, o anche diventare un ottimo Bellavista, che va bene lo stesso.

Esempi di mindset statico

Ok, ma passando dalla teoria alla pratica come si manifesta questo “mindset statico” (fixed mindset)? Ecco qualche esempio:

  1. Stai pensando di cambiare lavoro, ma senti un vocina che ti sussurra all’orecchio: “Forse non sei in grado e se ci provi se ne renderanno conto tutti. Lascia perdere.”
  2. Vuoi finalmente imparare ad organizzarti meglio a casa e sul lavoro e senti un consiglio interno: “Lascia perdere, lo sai che sei pasticciona, hai provato tante volte e non hai mai concluso niente”.
  3. Devi fare una presentazione importante davanti a tutti e pensi: “Oddio! parlare in pubblico…, sarò un disastro, m’impappino sempre, meglio se chiedo a qualcuno di sostituirmi. Non me la sento.”

La prossima volta che senti questa vocina che ti porta ad alzare il freno a mano, facci caso. È il primo passo per tenerla a bada e fare in modo che non ti condizioni troppo.

Esempi di mindset dinamico

Fortunatamente c’è anche un mindset dinamico (growth mindset) che ogni tanto viene fuori e che ti aiuta a fare dei passi avanti. Per esempio:

  1. La mia responsabile non ha apprezzato il mio report, dice che ci sono degli errori rilevanti. È vero quella critica mi ha ferito, ma accolgo il suo punto di vista e provo a ripresentare il lavoro, fatto meglio e con più attenzione. Forse ha ragione.
  2. Faccio sempre la stessa strada per tornare a casa: oggi voglio provarne una nuova, anche se rischio di far tardi. Magari ci metto più tempo, ma almeno in caso di bisogno ho un’alternativa.
  3. Litigo con mio figlio perché non ha passato l’esame. Invece di rimproverarlo mi interesso a quello che sta studiando e approfondisco con lui il suo metodo di studio cercando di capire come migliorarlo. Trovo un mentore che possa aiutarlo.

Anche in questo caso, adesso quando senti questa voce che viene a galla, impara a riconoscerla e accorgiti di quanto ti è utile, falle spazio.

Ti sarà d’aiuto in molte occasioni e ti farà crescere.

Ne parlo perché questo è il mindset che coltiviamo sia noi personalmente, sia nei nostri corsi di formazione per le aziende.

Partiamo dal riconoscere le cose come stanno, cambiare piccole abitudini, inserire strumenti che ti daranno una mano, tutto sviluppando contemporaneamente il giusto mindset.

L’organizzazione personale e l’acquisizione di una mentalità dinamica sono strumenti fondamentali per la crescita professionale e per potenziare il lavoro dei team.

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Del team è quella metodica, disciplinata e riflessiva. Ha fatto dell’organizzazione uno stile di vita e del decluttering una filosofia per vivere meglio e più felice. Ha un grande dono: fa le cose senza fretta, ma velocemente.

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