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Gestione del tempo, delega e libera professione: 7 riflessioni chiave

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Se sei freelance, se fai la “libera” professione è facile che anche tu sia fra i sommersi e stressati, fra le affaticate e oppresse dei nostri tempi e ti potrebbero far comodo alcune riflessioni chiave sul magico potere della delega.

Ma a chi delego se non ho nessuno a cui delegare?

Ok Anna, belli tutti i tuoi discorsi sulla delega, ho letto i tuoi post precedenti sulla delega come strumento chiave di gestione del tempo e sui 10 buoni motivi per imparare a delegare.

Ho capito che ci sono cose che posso delegare e altre no, ho letto i 5 passi operativi per capire cosa delegare e ho dato un’occhiata anche i tuoi 7 consigli per imparare come delegare.

Ma io quando mi giro non ho nessuno a cui poter delegare!

E tutti i giorni, mi chiedo: Ma come farò a far tutto?

E in più visto che sono io a decidere la mia agenda mi sento pure in colpa quando non ci riesco.

Siediti e prendi un bel respiro: la soluzione facile-facile, cotta e mangiata, non esiste. E se io l’avessi in tasca sarei già milionaria.

E allora, non devi far niente? Devi continuare a vivere così sommersa o stressato?

Niente affatto!

Quello che serve è un cambio radicale di mentalità e qui trovi 7 riflessioni che ti possono venire in aiuto.

  1. Essere sempre affaccendato o affaccendata non è “cool”

Don’t be a busy fool” dicono gli inglesi, cioè smettila di essere un allocco che corre sempre a destra e a manca!

Hai presente quelli sempre indaffaratissimi e che poi dicono: ho corso tutto il giorno e non ho concluso niente?

Ecco, prima di tutto, staccati dall’idea che essere sempre affaccendati sia indice di produttività.

Non è così.

  1. Hai una direzione o navighi a vista?

Molto spesso quando siamo troppo affaccendati è anche perché non abbiamo chiari i nostri obiettivi, siamo fuori fuoco, stiamo correndo in modo disordinato, presi da un’operatività insana e non abbiamo chiara la nostra direzione.

Definire i tuoi obiettivi è come sapere dove vuoi andare prima di partire per un viaggio. Ti fa risparmiare un bel po’ di tempo, soldi ed energia.

Come scrivevo in un precedente articolo, ma dove vai se un obiettivo non ce l’hai?

  1. Metti a fuoco le tue attività strategiche

Quali sono le attività che sai fare bene, che ti appassionano e che fanno la differenza rispetto ai tuoi concorrenti?

È su quelle che devi puntare e su cui devi investire tempo ed energie, altrimenti rimarrai sempre lì ad annaspare.

Spendi un po’ di tempo a individuare le attività chiave che ti portano fatturato e soddisfazione e mettile fra le tue priorità.

  1. Individua le attività non strategiche: meglio lavorare “smart not hard”

Di solito fatture, preventivi, archivio, back office amministrativo, la follia dei social, sono un peso che non vedi l’ora di toglierti.

In questo momento magari non puoi farlo perché il fatturato non te lo permette, ma comincia a sondare l’idea di trovare qualcuno in esterno a cui affidarle.

E comincia a fare un piano d’investimento dedicato per trovare queste risorse. È un ottimo inizio per cominciare a cambiare mentalità. Meglio lavorare “smart not hard”.

  1. Cambio di mentalità: lavorare “per” il tuo business.

Lo so, come liberi professionisti ci viene “normale” fare tutto noi, ma invece è importante pensarci un po’ come direttori d’orchestra e non come quelli che suonano l’oboe e il clarinetto, o i piatti.

Quindi se vuoi concentrarti sulle tue attività strategiche è importante cominciare a visualizzarti come il direttore o la direttrice della tua orchestra.

Lavorare “nel” tuo business (cioè suonare il clarinetto) è diverso da lavorare “per” il tuo business (Riccardo Muti).

Tu stai lavorando “per” il tuo business, per renderlo più stabile o per farlo crescere, per migliorare i tuoi servizi e rendere più soddisfatti i tuoi clienti.

Prima comincerai a delegare, prima il tuo business comincerà a crescere.

  1. Stai cacciando topolini o antilopi?

Come dice Tim Ferris, in Tools of Titans è utile farsi questa domanda: Stai cacciando topolini o antilopi?

Ovvero, ti stai facendo il mazzo per 4 noccioline oppure è arrivato il momento di andare a caccia di roba grossa?

A volte quello che succede è che ci sono clienti o servizi che per noi sono una massima spesa e una minima resa. 

Per ottimizzare gli sforzi, forse è meglio cominciare a “cacciare antilopi”.

  1. La regola d’oro: semplifica

Mentre cambi mentalità, proprio perché non hai (ancora) nessuno a cui delegare, ti rimane un’unica regola d’oro: semplifica il più possibile.

Semplifica e ottimizza tutto quello che puoi: i tuoi processi, i tuoi preventivi, la tua comunicazione, la tua casella di posta, il tuo modo di fare riunioni.

Semplifica anche le tue attività ordinarie, i tuoi spazi, i tuoi armadi, il modo in cui ti vesti, il modo in cui fai la spesa. Less is more!

Organizzatessen è proprio di questo che si occupa

Ti aiutiamo a semplificare, ottimizzare, gestire al meglio il tuo tempo e le tue risorse, a smettere di dire: ho corso tutto il giorno e non ho concluso niente.

Se vuoi fare questo passo non rimandare a domani, comincia ora e richiedi la tua consulenza gratuita. È il primo passo verso una nuova mentalità, un nuovo modo di lavorare e un nuovo modo di vivere.

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Del team è quella metodica, disciplinata e riflessiva. Ha fatto dell’organizzazione uno stile di vita e del decluttering una filosofia per vivere meglio e più felice. Ha un grande dono: fa le cose senza fretta, ma velocemente.

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